Cosa c'entra il mal di schiena con la respirazione?

Non per caso la prima seduta del ciclo delle 10 sedute di Rolfing® ha come obiettivo: 'liberare il respiro'. La sorpresa è che durante quella seduta non ci focalizziamo sulla pancia e il torace ma anche sulle gambe, le spalle, la schiena e il collo. Perché la respirazione coinvolge tutte le strutture del corpo.

E' chiaro che se respiriamo circa 20.000 volte al giorno, questa respirazione ci mobilizza, massaggia la nostra colonna e stabilizza la nostra postura.

Dall'altra parte, ogni restrizione del respiro crea ristagni, schemi posturali meno efficienti e tensioni. Il mal di schiena può avere tante cause, ma una respirazione non ottimale è una delle cause nascoste.

Respirare con l'addome?

Tanti clienti mi chiedono come devono respirare e pensano che la respirazione addominale sarebbe la migliore. Non è così semplice. Proviamo: se ci afflosciamo sulla nostra sedia, con la schiena curva, l'addome si espande facilmente durante l'inspirazione. E' rilassante e qualcuno sentirà anche una piccola mobilità a livello lombare, un'apertura a lato posteriore delle vertebre. Questa posizione è spesso (temporaneamente) antalgica in caso di lombalgia.

Se invece permettiamo al bacino di basculare in avanti, portando la zona lombare in una lordosi, il respiro addominale non fa gonfiare così tanto la pancia, ma lo fa espandere in tutte le direzioni. Gli organi vengono mobilizzati, le vertebre lombari si aprono anche anteriormente e tutta la colonna si espande verso l'alto e verso il basso con ogni respiro.

La respirazione è un terapista

Quando, in sedute successive di Rolfing®, lavoriamo per liberare i piedi, i fianchi, il pavimento pelvico, noteremo sempre più libertà e consapevolezza del respiro. Se durante ogni respirazione il corpo è in grado di dare spazio a questa meravigliosa espansione e retrazione ritmica, abbiamo un terapista dentro di noi che ci fa 20.000 massaggi al giorno che nutrono, mobilizzano e sostengono la nostra vitalità.