Esercizi di rinforzo per la postura: non si fanno così!

Sono abbastanza critico riguardo gli esercizi per correggere o rinforzare la postura. Per esempio, vedo che in molti video popolari si consiglia di rinforzare i muscoli trapezi e romboidi per tirare su e all'indietro la schiena, o di allenare gli addominali per appiattire la pancia e ridurre la lordosi della schiena, di forzare all'indietro il mento, e cosi via.

Certo che senza un tono muscolare facciamo fatica a non afflosciare come un budino. Ma tanti di questi esercizi sono dubbiosi dal punto di vista di efficacia ed efficienza. 

I problemi degli esercizi di rinforzo posturale quali sono?

 

Aumentano la tensione compressiva

Il prima problema è che molti esercizi di rinforzo posturale aumentano la tensione compressiva del corpo. Se per esempio vado a rinforzare la catena muscolare posteriore mentre ho la parte anteriore del corpo contratta, vado a comprimere alla grande la mia colonna vertebrale e compromettere la mia mobilità. E praticamente sto alimentando una struttura corporea disfunzionale che porta ulteriori acciacchi e problemi.

 

Rinforzano gli schemi sensomotori pre-esistenti

Il secondo problema degli esercizi di rinforzo è che non fanno nulla per modificare i miei schemi senso-motori. I movimenti seguono ed informano gli schemi pre-esistenti e basta. Se vediamo dei cambiamenti invece, tendono ad essere nella direzione dell'aumento della rigidità posturale. E' un'occasione persa se vogliamo riequilibrare il corpo.

 

Richiedono tempo e costanza

Il terzo problema è che gli esercizi di rinforzo richiedono molto tempo. La muscolatura si adatta gradualmente e richiede un allenamento continuo per mantenere i risultati.

 

Percorsi alternativi nella tradizione somatica

Tutti questi problemi possono essere superati velocemente in sedute di lavoro corporeo strutturale che agisce sulla fascia, come il Rolfing® o la osteopatia. Per chi piace un percorso più attivo sono indicati gli esercizi 'intelligenti' della tradizione somatica come lo Yoga, il Feldenkrais, e il Rolf MovementTM. Fondamentale è che non si lavori nell'ottica di rinforzo e stretching, ma con i principi di attivazione e rilassamento neurologico, innervazione reciproca, catene lunghe miofasciali, propriocezione, interocezione, connessione ed orientamento. Nel Rolfing® facciamo tutto questo e in più lavoriamo per rendere la struttura corporea armoniosa e verticale rispetto al campo di gravità. Lo scopo del lavoro posturale non è di raddrizzare le persone, ma di aiutarli a sentirsi leggeri e mobili nella verticalità.

 

La persona intera

Gli esercizi di rinforzo posturale non vanno scartati, soprattutto nella riabilitazione, ma andrebbero visti in una visione più ampia sulla struttura, funzione, percezione e psiche dell'essere umano.